Se la DROGA è entrata di prepotenza nella tua vita non sentirti abbandonato e sperduto. Gli operatori del Narconon possono aiutarti a trovare la SOLUZIONE.
RIESCI A SUPERARE QUESTO TEST?
domenica 25 aprile 2010
COSA CENTRA LO STUDIO CON IL PROBLEMA DROGHE ?
Assumendo droghe, oltre a tutti i danni precedentemente citati, vengono distrutti, in maggior o minor misura, tutti i valori personali che permettono una vita onesta e piena di felicità. Genitori maltrattati, partner traditi, amici dimenticati, impieghi persi non fanno altro che schiacciare ulteriormente la persona, rendendola spesso aggressiva e intrattabile. Chi usa droghe commette molte azioni disoneste, che, in seguito, gli impediscono di vivere serenamente. In questo corso la persona ha la possibilità di liberarsi dal peso di queste azioni, ritrovando responsabilità e capacità di giudicare correttamente il bene e il male. I rapporti con la famiglia non sono più una catena, le relazioni con l'altro sesso riacquistano valore e integrità, il concetto dell'aiuto assume un nuovo significato. Questi sono alcuni dei miglioramenti e dei guadagni che questo corso può dare.
LE DROGHE
Le droghe sono un veleno per il corpo e per la mente. Tra esse includiamo non solo l'eroina, la cocaina, l'hashish ma anche l'alcool, la marijuana, l'ecstasy troppo spesso sottovalutate. L'effetto dei diversi tipi di droga è variabile e dipende anche molto dalle quantità che se ne consuma. La droga assunta in minime dosi funziona come stimolante, una quantità maggiore agisce come sedativo e una quantità più grande agisce esattamente come un veleno e può causare la morte della persona. Generalmente chi assume droga o alcool lo fa per evitare condizioni fisiche e mentali indesiderate. Ma l'apparente beneficio dura poco. Infatti la droga interferisce negativamente sulla fisiologia naturale dell'organismo. Qualsiasi droga si comporta in questo modo. Ad esempio prendiamo il caffè, nel quale è presente la caffeina che è una droga. Cento tazzine di caffè ucciderebbero una persona. Dieci tazzine, quasi certamente la farebbero addormentare. Due o tre tazzine, agirebbero da stimolante. Altro esempio: l'arsenico è conosciuto come veleno. Tuttavia, in piccolissime quantità, agisce da stimolante e, in dose ben calibrate, viene utilizzato come sonnifero. Diversamente, alcuni decigrammi causano la morte.
Le droghe sono un veleno per il corpo e per la mente. Tra esse includiamo non solo l'eroina, la cocaina, l'hashish ma anche l'alcool, la marijuana, l'ecstasy troppo spesso sottovalutate. L'effetto dei diversi tipi di droga è variabile e dipende anche molto dalle quantità che se ne consuma. La droga assunta in minime dosi funziona come stimolante, una quantità maggiore agisce come sedativo e una quantità più grande agisce esattamente come un veleno e può causare la morte della persona. Generalmente chi assume droga o alcool lo fa per evitare condizioni fisiche e mentali indesiderate. Ma l'apparente beneficio dura poco. Infatti la droga interferisce negativamente sulla fisiologia naturale dell'organismo. Qualsiasi droga si comporta in questo modo. Ad esempio prendiamo il caffè, nel quale è presente la caffeina che è una droga. Cento tazzine di caffè ucciderebbero una persona. Dieci tazzine, quasi certamente la farebbero addormentare. Due o tre tazzine, agirebbero da stimolante. Altro esempio: l'arsenico è conosciuto come veleno. Tuttavia, in piccolissime quantità, agisce da stimolante e, in dose ben calibrate, viene utilizzato come sonnifero. Diversamente, alcuni decigrammi causano la morte.
venerdì 23 aprile 2010
Testimonianza
La droga non è un gioco da ragazzi
Si dice che "la notte porta consiglio". Non ho mai verificato le
fondamenta di questo detto, ma ultimamente le mie notti sono popolate, più
che di consigli, di ricordi, di riflessioni; ricordi che risalgono alla mia
adolescenza, di amici persi che ad un certo punto hanno cambiato direzione, di
alcuni che non hanno fatto ritorno ed altri che hanno risalito la china. Ricordi di
giovani non più giovani, spenti nel corpo e nella mente, larve viventi, fantasmi
di se stessi che impersonavano in tutto e per tutto la figura dello "zombie".
Ecco, negli anni ottanta, agli occhi di tutti questi erano "i drogati".
Considerati rifiuto della società, completamente isolati ed emarginati nessuno li
avvicinava perché paradossalmente considerati "lebbrosi". Riflessioni di adulta
proiettate in un mondo di adolescente. Di quando ragazzina non capivo,
leggevo libri che parlavano di droga ed ugualmente non capivo le debolezze
degli altri, di quelli che cercavano rifugio in paradisi artificiali, per me esisteva
il bianco e il nero, il giusto lo sbagliato e poiché il mio motto è sempre stato:
volere è potere, mi paravo gli occhi dicendomi che non avevano carattere.
Finalmente la ragazzina cresce ed incomincio ad avvicinarmi in modo
diverso alle cose, pur mantenendo vivo il motto incomincio a spostare il
paravento davanti agli occhi e vedere qualcosa che prima non vedevo.
L'illuminazione, che può sembrare stupida, è che non siamo tutti uguali,
davanti alle difficoltà ognuno ha una sua reazione.
Ho capito che in molti casi l'avvicinarsi a sostanze stupefacenti oppure
alcool è dovuto proprio all'incapacità (vuoi per timidezza, vuoi che in
adolescenza generalmente non ci piacciamo, vuoi perché sei in un gruppo e
non vuoi essere a meno degli altri) di affrontare certe situazioni. Quello che ha
rafforzato nel mio cammino certe mie credenze è l'importanza della
PREVENZIONE, il saper guidare ed accompagnare la cultura di quello che è
opportuno evitare.
Oltre ad occuparci di Prevenzione Dentale , Prevenzione Oncologica,
Prevenzione malattie vasco-circolari, e tante altre ancora; abbiamo anche
l'obbligo di occuparci di "prevenzione all'uso degli stupefacenti".
Si dice che "la notte porta consiglio". Non ho mai verificato le
fondamenta di questo detto, ma ultimamente le mie notti sono popolate, più
che di consigli, di ricordi, di riflessioni; ricordi che risalgono alla mia
adolescenza, di amici persi che ad un certo punto hanno cambiato direzione, di
alcuni che non hanno fatto ritorno ed altri che hanno risalito la china. Ricordi di
giovani non più giovani, spenti nel corpo e nella mente, larve viventi, fantasmi
di se stessi che impersonavano in tutto e per tutto la figura dello "zombie".
Ecco, negli anni ottanta, agli occhi di tutti questi erano "i drogati".
Considerati rifiuto della società, completamente isolati ed emarginati nessuno li
avvicinava perché paradossalmente considerati "lebbrosi". Riflessioni di adulta
proiettate in un mondo di adolescente. Di quando ragazzina non capivo,
leggevo libri che parlavano di droga ed ugualmente non capivo le debolezze
degli altri, di quelli che cercavano rifugio in paradisi artificiali, per me esisteva
il bianco e il nero, il giusto lo sbagliato e poiché il mio motto è sempre stato:
volere è potere, mi paravo gli occhi dicendomi che non avevano carattere.
Finalmente la ragazzina cresce ed incomincio ad avvicinarmi in modo
diverso alle cose, pur mantenendo vivo il motto incomincio a spostare il
paravento davanti agli occhi e vedere qualcosa che prima non vedevo.
L'illuminazione, che può sembrare stupida, è che non siamo tutti uguali,
davanti alle difficoltà ognuno ha una sua reazione.
Ho capito che in molti casi l'avvicinarsi a sostanze stupefacenti oppure
alcool è dovuto proprio all'incapacità (vuoi per timidezza, vuoi che in
adolescenza generalmente non ci piacciamo, vuoi perché sei in un gruppo e
non vuoi essere a meno degli altri) di affrontare certe situazioni. Quello che ha
rafforzato nel mio cammino certe mie credenze è l'importanza della
PREVENZIONE, il saper guidare ed accompagnare la cultura di quello che è
opportuno evitare.
Oltre ad occuparci di Prevenzione Dentale , Prevenzione Oncologica,
Prevenzione malattie vasco-circolari, e tante altre ancora; abbiamo anche
l'obbligo di occuparci di "prevenzione all'uso degli stupefacenti".
come posso aiutare un mio parente o conoscente coinvolto nella droga?
Il primo passo per aiutare una persona
dipendente da droghe o alcol è quello di
convincerlo a tornare a vivere e di farsi aiutare.
Spesso queste persone non ammettono di avere un problema o minimizzano dicendo "io posso uscirmene da solo" oppure "io non sono come gli altri". Accettare una risposta del genere vuol dire rendersi complici
UN METODO NUOVO ED EFFICACE
In questa fase la persona ripulisce il proprio corpo dai residui di droghe e di altre sostanze tossiche attraverso un programma che consiste di esercizi fisici, sauna e integratori alimentari. Erroneamente si potrebbe pensare che nel corpo non rimanga traccia dei vari elementi tossici che vengono assunti. Prove scientifiche hanno da tempo smentito questa teoria. Esperimenti clinici hanno dimostrato che negli organi e nei tessuti grassi rimangono tracce di droghe e sostanze tossiche anche per anni.
Unico nel suo genere, il programma di disintossicazione, grazie all'apporto di precise quantità di vitamine, minerali e altri integratori alimentari (prescritte da medico di fiducia del centro), e grazie ad esercizi fisici e saune, aiuta ad eliminare qualsiasi residuo tossico dal corpo della persona. In questo modo la persona non sarà più soggetta generalmente al riaccendersi del desiderio di assumere droga dovuto anche a questi residui presenti nell'organismo. Questa fase, secondo varie testimonianze, ridona lucidità mentale, benessere ed emozioni che da anni non venivano più sperimentate dall'individuo.
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